Per molti, la piscina in casa rappresenta un vero e proprio lusso. Scopriamo quanto questo sogno sia più o meno accessibile. Ecco qual è il costo di una piscina interrata e di quali permessi c’è bisogno per costruirla.
Costo piscina interrata

Il prezzo finale, ovviamente, dipende da molti fattori come ad esempio la manodopera e la profondità degli scavi. Tuttavia, il costo di una piscina interrata con una buona struttura parte da un minimo di 10mila euro e può arrivare intorno ai 30mila euro. Molto dipende anche agli optional che si scelgono, una piscina con idromassaggio ovviamente vedrà lievitare il suo prezzo finale.

Ma non solo, sono molti gli aspetti da considerare. Il costo di una piscina interrata con una forma rotonda, per esempio, è più basso di quello di una rettangolare di grandi dimensioni. Inoltre, quanto più è profonda (ed estesa) la struttura, tanto più costeranno gli scavi e quindi la manodopera.

Sul costo di una piscina interrata incide anche il materiale. Quelle in cemento armato sono caratterizzate hanno prezzi più contenuti rispetto alle strutture con pannelli in acciaio inox creati per il contatto con l’acqua e con le sostanze che vengono poste per sanificarla (cloro, antibatterici e altri prodotti). Più è resistente il materiale utilizzato e più alto tende a essere il suo costo.
Piscina interrata: i permessi

Ogni Comune prevede delle leggi differenti in merito. Per quanto riguarda i permessi, la costruzione di una piscina interrata comporta la modifica del suolo dove si trova quell’abitazione e quindi bisogna necessario richiedere il Permesso di costruire. Specialmente se la struttura abbia una dimensione superiore al 20% dell’abitazione. Nel caso opposto, il certificato di inizio attività sostituisce il permesso di costruire.

Nel caso in cui l’area dove si vuole costruire la piscina interrata sia vincolata da limiti paesaggistici o storici, si rende necessaria anche l‘Autorizzazione della Soprintendenza, che svolge controlli per analizzare se la piscina potrebbe rendere quell’area completamente differente rispetto a come si presenta inizialmente oppure, se quel lavoro svolto, non ha alcun impatto negativo sull’ambiente in questione.

Vanno svolte anche indagini sotto il profilo idrologico per assicurarsi che la piscina non comporti alcun tipo di rischio per l’area dove viene costruita. Dopo il riscontro positivo, si può finalmente richiedere il permesso di costruire.

Fonte Articolo: Ideliasta.it