L’interesse verso il mondo delle case prefabbricate ormai non è più una novità, così come si conoscono sempre più le caratteristiche e i vantaggi dell’edilizia modulare. Ma per costruire questo tipo di fabbricati, si può accedere anche al superbonus 110? Scopriamolo insieme.
Un approfondimento del Sole 24 Ore ha fatto un po’ di chiarezza al riguardo, rifacendosi alla normativa di riferimento, che è la circolare 24/E/20 dell’Agenzia delle Entrate, la quale stabilisce che le demolizioni e ricostruzioni (anche di case prefabbricate) che danno accesso al superbonus 110 devono essere inquadrabili come interventi di ristrutturazione edilizia.
Pertanto, chi decide di demolire un immobile e costruire successivamente una casa prefabbricata può farlo usufruendo del superbonus 110. La ricostruzione del fabbricato deve in ogni caso rispettare i limiti perimetrali dell’edificio demolito, configurando così il tipico caso di intervento agevolabile previsto dalla normativa vigente.
Ma c’è anche dell’altro. Perché chi interviene con demolizione e ricostruzione di un immobile, commissionando una casa prefabbricata, non ha diritto solamente al superbonus 110, ma anche al sismabonus, viste e considerate le caratteristiche delle abitazioni modulari, altamente performanti non solo dal punto di vista energetico ma anche sotto il profilo antisismico.
È importante sottolineare, infatti, che una casa prefabbricata garantisce i requisiti minimi di prestazione energetica previsti dal Dm 26 giugno 2015. Nel caso di demolizione e ricostruzione, quindi, viene assicurato il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o comunque il conseguimento della classe energetica più alta (dimostrabile Ape).
Ma le case prefabbricate non accedono al superbonus solo tramite demolizione e ricostruzione, anche tramite ampliamento. Oltre al permesso di costruire, però, l’Agenzia delle Entrate sottolinea anche che è necessario che dal titolo amministrativo che autorizza i lavori risulti che l’opera consista in un intervento di conservazione del patrimonio edilizio esistente e non in un intervento di nuova costruzione.
Fonte Articolo: Idealista.it