Alla morte del proprietario di un immobile, il bene passa in successione agli eredi testamentari. In assenza del testamento, il lascito ereditario dell’immobile è regolamentato dal Codice Civile. Quando si verifica una simile situazione, gli eredi sono soggetti al trasferimento dell’immobile, oltre che all’obbligo di adempiere ad una serie di spese fiscali. Tra queste c’è il pagamento dell’Imu sulla casa ereditata.
Chi paga l’Imu sulla casa ereditata
L’Imu è l’Imposta Municipale Propria che deve essere versata al Comune in cui è sito l’immobile. Non deve essere pagata da chi è proprietario di un immobile che utilizza come abitazione principale, fatta eccezione per gli immobili di lusso. Al contrario, è necessario provvedere al pagamento dell’Imu per le seconde case, comprese le case in successione.
Il pagamento Imu seconda casa ereditata spetta agli eredi del proprietario defunto. Ad essi, infatti, compete il pagamento dell’imposta, in nome proprio, dal giorno del decesso e per gli anni a venire. Come stabilito dal Codice Civile, l’erede o i coeredi che hanno ricevuto in successione un immobile devono provvedere al pagamento di debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie, salvo diverse indicazioni testamentarie.
Coniuge superstite e diritto di abitazione
Se il proprietario dell’immobile, prima del decesso, non ha redatto alcun testamento, il Codice Civile stabilisce che il pagamento Imu casa in successione spetti al coniuge ancora in vita. Tuttavia, se il coniuge esercita il diritto di abitazione, cioè continua a vivere nell’immobile come abitazione principale, è esente dal pagamento dell’imposta.
Al contrario, se non risiede nell’immobile o non abita materialmente nell’immobile ereditato, il coniuge è obbligato al pagamento Imu seconda casa ereditata. Questa condizione esclude tutti gli altri coeredi dal versamento dell’imposta, anche se vantano una quota sull’immobile.
Gli altri eredi
Se, alla morte del proprietario dell’immobile, nessuno esercita il diritto di abitazione, il pagamento Imu seconda casa ereditata spetta a tutti gli altri eredi. La legge stabilisce che ciascun erede è tenuto a versare al Comune solo una parte dell’Imposta Municipale Propria, ovvero quella corrispondente alla propria quota di proprietà sull’immobile.
Ciò significa che, se uno degli eredi non versa la propria quota, tutti gli altri non ne subiscono le conseguenze. Tuttavia, se i successori si accordano per assegnare l’immobile ereditato ad uno solo tra gli eredi, è su quest’ultimo soggetto che grava il pagamento Imu casa in successione.
Fonte articolo: Idealista.it