Con l’aumento del costo dell’elettricità, molti consumatori sono stati costretti a cercare alternative al riscaldamento elettrico o a gas per fronteggiare l’inverno. Una delle alternative più apprezzate sono le stufe a pellet. Vediamo dunque alcuni consigli utili per l’acquisto.
Pellet: cos’è e a cosa serve
Il pellet è un combustibile a biomassa granulare allungata a base di legno. Se bruciato all’interno di apposite stufe e caldaie, si ottiene energia termica pulita a basso costo. Questo costo economico rispetto ad altre energie ne ha innescato la domanda.
Come scegliere una buona stufa a pellet
Per scegliere una stufa a pellet adatta alle proprie esigenze, bisogna tenere conto dei seguenti aspetti:
– potenza (kW): è l’aspetto relativo allo spazio che dovrà essere riscaldato, anche se influiscono anche altri fattori come l’isolamento della casa, la ventilazione e l’ubicazione. 1 kW per 10 m2 sarebbe l’ideale;
– autonomia: questo dipende non solo dalla stufa, ma anche dalla qualità del pellet e dalla potenza con cui viene bruciato. Se non si ha intenzione di accendere frequentemente la stufa, l’ideale è un modello che abbia un serbatoio capiente e che sia efficiente;
– rendimento: maggiore è il rendimento, più la stufa si riscalda e meno pellet consuma;
– facilità d’uso: se è facile da pulire, i comandi sono chiari, ha un avvio semplice, può essere controllato da remoto, ecc.
Di che potenza ha bisogno la stufa a pellet?
La potenza necessaria dipende dalle dimensioni della stanza da riscaldare. Un metodo per effettuare il calcolo è dividere i m2 della casa per 10, la cifra risultante sarà il kW ottimale che dovrebbe avere la stufa. Ad esempio, per una casa di 100 mq sarebbe necessaria una stufa di almeno 10 kW. Tuttavia, questa potenza può variare a seconda dell’isolamento della casa, della distribuzione o dell’area.
Attualmente sul mercato è possibile trovare un numero infinito di stufe a pellet con prezzi, potenze e capacità differenti.
Fonte Articolo: Idealista.it